Le crisi finanziarie sono periodi dove esplode l’incertezza. L’incertezza causa stress e interrogativi, per gli investitori, i trader, e per qualunque persona legga abitualmente le notizie.
Notizie, quelle finanziarie e non solo, che finiscono col causare un forte mal di testa.
Con il termine “correzione”, tecnicamente si definisce una discesa del mercato entro il 10%. Oltre tale livello, e soprattutto oltre il 20%, è ribasso che può dare origine ad un vero e proprio bear market, come accaduto nel 2022.
La memoria finanziaria è fortemente selettiva e tende a ricordare solo le grandi crisi, come quella del 2007-2009.
Peraltro, indagando meglio sui grafici del mercato azionario degli ultimi 50 anni, sono almeno 12 i movimenti di borsa classificabili come forti movimenti ribassisti: uno ogni 4 anni.
Negli ultimi 23 anni, abbiamo assistito alla bolla delle dot.com del marzo 2000, alle ripercussioni degli attentati dell’11 settembre 2001, al crollo della borsa del 2002, allo scoppio della bolla cinese del 2007, alla citata crisi finanziaria del 2007-2009, alla sospensione del debito di Dubai del 2009, alle crisi europee del 2010 e seguenti, al crollo delle criptovalute del 2018 e del mercato azionario del 2020. Infine, il ribasso del 2022, che sfocia in un sintomo di crisi bancaria nel 2023.
Risalendo indietro, ci rendiamo conto che le crisi, in sé, non portano la fine del mondo, e sono destinate a passare: ma anche, dalle crisi si esce vincenti o perdenti.
Le crisi possono nascere dallo scoppio di bolle speculative, oppure dall’indebitamento, oppure da operazioni speculative nel settore immobiliare, piuttosto che da fatti esogeni ai mercati azionari, quali guerre, crisi petrolifere e pandemie.
Nondimeno, ogni crisi ha una sua peculiarità specifica ed è diversa dalle altre: la crisi attuale ha cause che non hanno reali precedenti nella storia.
Le differenze fra una crisi e l’altra è ciò che rende elevato lo stress per risolverle, perché le soluzioni sono diverse, da caso a caso. Non devi cadere nell’errore di essere emozionalmente coinvolto in tali stress emotivi.
L’impatto emotivo di una crisi è un alimentatore della crisi stessa. Il mantenimento della lucidità è essenziale nei momenti di crisi o l’impatto emotivo ci porterà a decisioni sbagliate. Ciò che non tiene conto dell’emotività è l’Intelligenza Artificiale, per questo noi affidiamo il nostro screening ad algoritmi di Intelligenza Artificiale e Deep Learning con una rete neurale molto profonda, che ci segnalano i migliori momenti di buy and sell diversificando i vari settori industriali, che compongono il nostro indice globale.